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#L'ALTROPARLANTE (10.01.2018)

Con la puntata di Mercoledi 10. Gennaio incentrata sui pericoli della rete, si chiude il mini ciclo dedicato alla difesa del cittadino.
La puntata de L’Altroparlante è iniziata con l'intervento telefonico del giornalista Gandolfo Cascio sui pericoli del cyberbullismo e sulle iniziative scolastiche dedicate ai ragazzi. Tali iniziative si sono svolte in un formato “giornata di lavoro” – in cui esperti hanno interagito con i ragazzi e li hanno informati su come non perdersi nelle maglie della “rete” e come non cadere nelle trappole dei hacker. Un punto essenziale è allenare il cervello mentre si usano le reti sociali; serve la logica: i ragazzi devono sempre ricordare che non hanno certezza di chi sia effettivamente la persona collegata dall’altro computer con cui dialogano e stare attenti a ciò caricano online, visto  che internet ha di fatto la memoria più ampia del mondo - quindi, non è sempre facile cancellare quello che si posta e specialmente quello che si condivide…
Si deve fare massima attenzione anche ai dati personali usati in rete: frequenti sono i furti d'identità così come il cyber bullismo che talvolta scaturiscono in delle vere tragedie... Le tecniche di difesa sono poche, ma efficaci: l'approccio diplomatico, l'attenzione al momento di scegliere l'interlocutore, l'uso delle funzioni “blocca” o “cancella” quando è necessario e l'aiuto degli adulti, se la situazione diventa preoccupante...
Il secondo ospite (in studio) è stato Giovanni Assenzio, segretario generale per Palermo del Movimento dei Poliziotti Democratici Riformisti, intervenuto brevemente sull’importanza del ruolo genitoriale nell´ individuare e segnalare i pericoli cui incorrono i giovani figli internauti, rivolgendosi agli uffici competenti ed evitando così gravi rischi per i ragazzi. Dunque, “un po’ di controllo serve - senza dubbio… ma più di ogni cosa”, aggiunge Assenzio,” è fondamentale il dialogo in famiglia”.
Nello stesso contesto è stato introdotto l’intervento della dottoressa Denise Mutton, la poliziotta responsabile del progetto Agente Lisa - l'agente virtuale che dal 2014 si relaziona coi giovani tramite una pagina di Facebook. Questo è stato il primo approccio informale da parte della Polizia di Stato, che si è accorta della imperiosa necessità di comunicare in maniera diversa con i giovani internauti.
L'agente virtuale Lisa riporta delle notizie, risponde ai post o ai commenti degli utenti. Questo strumento si rivolge a un pubblico giovane, ma non giovanissimo – gli adolescenti -, inoltre la Polizia ha creato un conto su Instagram.
È importante sapere che dietro l'agente Lisa c’è un team di 4 poliziotte, che rispondono ai post in tempo reale e condividono anche delle storie a lieto fine - come quella del 2015, quando a Palermo 2 poliziotti hanno salvato la vita di un bambino che si stava soffocando, portandolo in braccio all'ospedale, evitando così il traffico infernale della città, che in questa situazione avrebbe potuto essere letale.
Il primo aspetto che è visibile sulla pagina di Facebook dell'agente Lisa è proprio il linguaggio ed il formato innovativo, molto differente dalla usuale retorica così tipica dei comunicati della Polizia.
Il carattere informale della comunicazione ha l'obiettivo di far avvicinare le persone ad una Polizia presente ed attenta, così come la sensibilizzazione dei cittadini a proposito di qualunque tipo di reato - nelle ultime settimane, per esempio, a proposito delle truffe.
Grazie a questo tipo di comunicazione virtuale e al suo successo si è dato vita ad una vera comunità in cui ci si sente, ci si confronta e ci si critica pure.
L'utente deve però comprendere che un post non rappresenta una denuncia - per sporgere denuncia è necessario recarsi in commissariato o rivolgersi al commissariato online, a disposizione del cittadino 24/24.
Ma come si può interagire con l'agente Lisa? Basta cercare l'agente su Facebook, trovare il profilo e mettere un Like sulla pagina.
L'unico aspetto che gli utenti internauti devono tenere in considerazione quando si rivolgono all'agente Lisa è la cosiddetta Netiquette - le regole di comportamento online, essenziali per una comunicazione efficace: i commenti negativi fatti in modo civile non vengono cancellati, ma quelli volgari oppure offensivi invece sì.
La dottoressa Mutton ha menzionato anche un altro progetto della Polizia, Vita da Social, una campagna della Polizia Postale che avrà 47 tappe, partirà da Roma e arriverà anche a Palermo. L'obiettivo è quello di sensibilizzare i ragazzi insieme ai loro genitori ai pericoli della Web, che si è “arricchita” proprio “grazie” anche al fenomeno delle Fake News (le bufale).
Il rapporto annuale della Polizia Postale ha dimostrato ancora una volta la complessità della rete e la eterogeneità degli utenti. Si tratta quindi di un fenomeno globale, senza confini veri e propri…
La trasmissione ha continuato con l'intervento di Giovanni Assenzio, che ha parlato della collaborazione con varie associazioni per rilanciare quartieri palermitani in difficoltà e delle attività della Polizia all'interno della scuola - per avvicinare i ragazzi ad un'immagine diversa della Polizia e del poliziotto, che non dovrebbero essere percepiti come simboli della repressione.
Insieme alla squadra mobile, i ragazzi di diverse classi ripercorrono i luoghi dei più tragici omicidi palermitani... Questi percorsi sono utili a far conoscere i brutti periodi della storia palermitana, ed il sindacato Movimento dei poliziotti democratici e riformisti organizza anche delle manifestazioni per ricordare i poliziotti caduti – come avviene regolarmente per la commemorazione della strage del 23 maggio (l’omicidio di Falcone e Borsellino).
La memoria si deve necessariamente mantenere…
L'ultima parte della puntata è stata la più tecnica ed è stata introdotta dal Prof. Valerio Lo Brano, Dipartimento Energia, Ingegneria dell'Informazione e Modelli Matematici dell´Università di Palermo.
Insieme a lui, il Dott. Massimo Tartamela (responsabile del sistema informatico dell'Università di Palermo) ha parlato dei rischi informatici spiegando come è possibile proteggerci: per esempio contro i virus, scegliendo il modo ideale per trasferire documenti - la Email e non la chiavetta USB;evitare i siti web che non sono sicuri - badando al collegamento in maniera criptata coi siti https (e non http !!) che assicurano la protezione dei dati (come la Email).
Non è raccomandabile neanche cliccare sui messaggi pubblicitari o sui siti dubbiosi che possono arrivare ad addebitare costi fino a 5-10 € alla settimana.
Comunque, la conclusione degli ospiti è stata unanime: il vero ed il più efficiente degli antivirus è l’attenzione e l'approccio accorto alla rete, la risorsa informativa più accessibile, ma allo stesso tempo, anche la più rischiosa - è fondamentale informarsi, tutelarsi, ma anche chiedere aiuto agli uffici competenti se la situazione lo richiedesse... 

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