#SanFrancisco, liberale #metropoli





SAN FRANCISCO

E perché negli ultimi giorni mi sono occupata più di articoli socio-politici su vicende molto serie dell’Europa dell’Est, oggi mi sono detta di scrivere qualcosa più… estiva.

E pensando al mare, sole, e al mio più recente articolo sui matrimoni gay in Romania, mi sono ricordata la costa americana & il liberalissimo San Francisco, l’ultima città del mio recente viaggio in California… tutta un'avventura bellissima...

Il volo da Las Vegas è stato un piacere - abbiamo anche conosciuto gente simpatica (che era venuta a giocarsi il salario nella città dell’azzardo) - e anche all'aeroporto si sentiva il calore ed il ritmo americano di fare le cose… tutto molto rilassato. C’erano pure degli slot machines, se qualcuno avesse (per caso) ancora soldi da sprecare !…

Siamo arrivati un po' prima e non potevo non godermi un muffin & un caffè latte nel onnipresente Starbucks... ammirare lo skyline americano (qui il deserto e le strane costruzioni del Vegas Strip) con un caffè ne era diventata più che un'abitudine, era obbligazione mattutina! mi piaceva tanto guardare quel orizzonte e pensare alle distanze giganteschi...

E così, dopo soltanto un'ora sull'aereo, arrivo a San Francisco - un sole tremendo, però temperature un po' più moderate - vicini all'oceano, mi sembra normale !...
Comunque - facilmente identificati & presi i treni per arrivare in città, non vedevo l'ora di stare nel centro…



Arrivati a Union Street, nel Downtown - una sensazione indescrivibile, una metropoli  modernissima, che non ha nemmeno 100 anni…  groviglio, un'energia strepitosa, la folla dappertutto, il tram famosissimo, le strade inclinate... lì avevo prenotato (la notte prima !) una stanza d'hotel - nella Hyde Street, una di quelle stradine tipiche & incantevoli; tanto come l'hotel, la reception (col ricezionista socievole) & il bistro italiano dove si faceva colazione.  



La stanza era perfetta, molto accogliente e con vista sui tetti della città, verso il Russian Hill.
10 minuti più tardi eravamo già fuori - la curiosità era troppo forte per restare fermi ! ci siamo pure fatti la pizza americana sul cammino - anche lì gente latina simpaticissima. Volevamo per forza raggiungere di nuovo la Union Square, il boulevard principale, Market Str., per vedere anche il Golfo di San Francisco e il Oakland Bay Bridge.
E ci siamo riusciti - quasi! Perché il ristorante giapponese 'Ginto', la promessa di una cena squisita ed il freddo della sera ci consigliavano di lasciare il lungomare al domani.



La mattina dopo: colazione, gym & via verso Chinatown, con tutti i negozi pittoreschi, i ristoranti e le pasticcerie inedite - una di queste, ‘Moon Cake Bakery’ ci ha sorpreso tantissimo, non è stato solo il sapore del “moon cake”, ma anche la loquacità del pasticcere, che parlava anche lo spagnolo!

Da lì siamo andati verso il Pier 39 & il Fisherman's Wharf, il mercato dei pescatori, paradiso dei frutti di mare oceanici.
Certo, dovevamo provare il ‘Clam Chowder’, la specialità locale per eccellenza - ed il ristorante Pier Market mi è sembrato il posto giusto anche per la vista bellissima; toccava festeggiare un'altra volta le nostre vacanze !

Il sole, la musica degli Street artists, le colline della città - tutto pazzesco ! Per caso, ho trovato un posto 100% originale, il Museo Meccanico: tutti i tipi di giochi meccanici, dalle prime invenzioni ai meccanismi più avanzati del presente.

Eravamo decisi di andare a piedi sul lungomare verso il Golden Gate - certo, la distanza è considerabile, però volevamo provare… arrivati però al parco Fort Mason, da dove si vedeva il ponte-orgoglio della città, era già quasi notte; dovevamo tornare in città se volevamo vedere i bei quartieri collinari, tutti tranquilli e verdi, simmetrici e accoglienti - e anche la Lombard Street, la serpentina che scende facendo delle curve incredibili.

Lo sforzo fisico ne valse la pena - dal Russian Hill, la vista sul mare e sulla città era strepitosa ! Mi sembrava di stare a casa mia, di appartenere a quel mondo, a quella vita che mi era tanto familiare !...



Il giorno dopo toccava vedere il Golden Gate da vicino: dopo la colazione e le chiacchiere con la gente, ho identificato l’autobus giusto e via - Golden Gate, il magnete turistico, non ci ha deluso; la vista è veramente indimenticabile!

Da lì, in direzione città: dal Fisherman’s Wharf verso la Ghirardelli Square - Ghirardelli, la conosciuta fabbrica di cioccolato dal 1852; lì ci siamo fermati per un altro caffè, dolci locali e cornetti al cioccolato, certo. Di nuovo c'era musica dappertutto - a San Francisco non ti puoi annoiare; c’è sempre qualcosa di piacevole & sorprendente.

Giunti sul Corso Colombo, ho notato la concentrazione di ristoranti, pasticcerie e caffè italiani ! Non ho potuto resistere, ovviamente… dovevo convincermi assaggiando alcune specialità - e cosa posso dire? Di nuovo, non sono stata delusa - tutto è stato squisito!



L'ultima destinazione di quel giorno: Embarcadero & Oakland Bay Bridge - l'altro ponte tanto bello quanto il Golden Gate, pure lui dagli anni 1930, però molto più centrale (praticamente nel Financial District) - e perciò molto più attrattivo per noi. Tutte le strade vicine, i grattacieli di notte - il paesaggio ti mozza il fiato, mi sentivo nel proprio ambiente.



Interessante è anche il sud della città, molto mischiato etnicamente, col quartiere latino e la celebre Castro Street, conosciuta per i festival LGBT.

L'ultimo giorno a San Fran è stato dedicato al centro civico, ma prima - vicinissimi alla nostra collina (Nob Hill): Japantown! Un quartiere giapponese con delle piazzette & un centro commerciale tutto coperto e pieno di ristoranti tipici senza finestre - posto molto autentico ! Il tempo per il pranzo però mancava (ormai facevamo brunch ogni giorno) - dovevamo raggiungere il prossimo obbiettivo: The Painted Ladies.

Questi sono gli edifici simpaticissimi che sono il simbolo della città - e che circondano una piazza-parco verde e sempre affollata, Alamo Square.
Da lì verso l'est: Town Hall, l’Opera, la Market Str. (dove c’è anche un mercato coperto & un caffè bellissimo), e Yerba Buena Square.
Perfetto per l’ora della cena fu il ristorante giapponese San Raku, con la sua diversità di ramen & sushi.  
Mancavano 4 ore al volo per LA: Union Square, per fare un piccolo ripasso + riposare & chiacchierare con la gente nel cafè latino “La Taza” per poi dare un'ultima passeggiata verso l’hotel, e prendere le valigie - il soggiorno a San Fran era quasi finito...
certo, c’erano ancora tante cose da scoprire - sarà però per un'altra volta ! 

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